Il Cognitive Manufacturing nell’Industria 4.0

Con l’Industrial Internet of Things e l’aumento dei macchinari connessi nelle smart factory, continua la crescita del volume di dati disponibile. È quindi sempre più necessario e utile un modello di produzione capace di elaborare, analizzare e ottimizzare tutti quei dati, in modo da dargli valore in termini di produttività ed efficienza. La chiave per riuscire in questo obiettivo si chiama cognitive manufacturing, ossia una produzione basata sul calcolo cognitivo.

Le tecnologie alla base della Cognitive Manufacturing

Come anticipato, il cognitive manufacturing nell’Industria 4.0 si fonda su alcuni principi fondamentali:

IIoT e Big Data

Con la diffusione dell’Internet of Things nell’industria, le imprese sono sempre più interconnesse. Il che favorisce la possibilità di ottenere volumi sempre maggiori di dati condivisi dai macchinari all’interno di impianti e fabbriche.

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Analisi avanzata dei dati

Tutte queste preziosissime informazioni di produzione (Big Data) diventano così disponibili in tempo reale per essere sfruttare. Come? Attraverso i sistemi di Analytics, ossia l’analisi dei dati al fine di identificare dei modelli, ottimizzare i comportamenti dei macchinari e sviluppare sistemi di manutenzione predittiva, prevedendo i guasti nell’ambiente di produzione.

Cognitive Manufacturing e Industria 4.0: un modello di produzione smart

Dunque, il cognitive manufacturing applica il calcolo cognitivo all’analisi avanzata dei dati raccolti tramite le tecnologie di IIoT per aggiornare i processi di produzione in modi prima impossibili. Permette alle imprese di migliorare produttività, qualità e affidabilità del prodotto, sicurezza, e altre misurazioni aziendali, e, al contempo, di ridurre i costi di produzione e i tempi di fermo.

Quello che oggi rende fondamentale la produzione cognitiva nell’Industria 4.0 è il fatto che nel contesto produttivo attuale ci sono sempre più variabili che potenzialmente possono pregiudicare la performance manifatturiera. Questo ha spinto le imprese a investire affinché la capacità di calcolo diventi di tipo “cognitivo” per poter così elaborare e analizzare i dati di produzione – strutturati e non strutturati – raccolti in tempo reale nell’impianto.

In particolare, il cognitive manufacturing in Industria 4.0 comporta i seguenti benefici:

  • Aumenta la qualità, ottimizza il processo decisionale e migliora l’attività di produzione grazie all’analisi dei dati provenienti dai flussi di lavoro e dal contesto produttivo.
  • Ottimizza le prestazioni e riduce i tempi di inattività attraverso l’utilizzo di capacità cognitive, analisi e tecnologie smart come sensori connessi.
  • Ottimizza le risorse in modo più intelligente elaborando i dati raccolti e sviluppando intuizioni cognitive basate sull’esperienza.