Dal 2027 avrà efficacia il Regolamento Macchine UE 2023/1230, che sostituirà la Direttiva 2006/42/CE. Il nuovo provvedimento introduce requisiti più rigidi in materia di progettazione, certificazione e manutenzione di macchine, quasi-macchine e dispositivi correlati, cambiando radicalmente il panorama dell’automazione industriale nell’Unione Europa.
Qual è l’obiettivo del Regolamento Macchine?
Il nuovo Regolamento Macchine, che sarà giuridicamente vincolante in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea a partire dal 20 gennaio 2027, rappresenta un importante passo avanti nella normativa sulla sicurezza delle macchine e dei prodotti correlati immessi sul mercato europeo. Rispetto alla Direttiva Macchine del 2009, il regolamento non solo si adegua al progresso tecnologico, ma estende il campo di applicazione anche ai componenti di sicurezza digitali, come i software.
Con la crescente digitalizzazione e l’introduzione di tecnologie avanzate come l’Intelligenza Artificiale e la Industrial Security, l’ambiente produttivo europeo è profondamente cambiato. Le macchine moderne non sono più semplici sistemi meccanici, ma entità intelligenti, integrate e interconnesse. Da qui la necessità di una revisione profonda della normativa per rispecchiare le nuove sfide poste da questo scenario in continua evoluzione.
Il nuovo regolamento mira a consolidare il livello di sicurezza raggiunto con la precedente direttiva, aggiornandolo secondo lo stato dell’arte della tecnologia. L’obiettivo è duplice: da un lato, garantire un’interazione sempre più sicura e affidabile tra uomo e macchina, dall’altro assicurare la standardizzazione e armonizzazione dei requisiti europei fondamentali in materia di sicurezza delle macchine.
Principali modifiche e novità del Regolamento Macchine 2027
Cybersecurity e integrazione nell’era dell’Industria 4.0
Tra le novità più rilevanti introdotte dal nuovo Regolamento Macchine UE 2023/1230 spicca l’inclusione esplicita dei requisiti di cybersecurity per i macchinari connessi. Le macchine dotate di sistemi di controllo automatizzati dovranno integrare misure di sicurezza informatica avanzate, capaci di prevenire accessi non autorizzati, manipolazioni e violazioni dell’integrità dei dati operativi. Questa evoluzione normativa rispecchia il crescente livello di integrazione tra tecnologie operative (OT) e infrastrutture informatiche (IT), elemento cardine della trasformazione digitale delle fabbriche secondo i principi dell’Industria 4.0. In questo contesto, la protezione dei sistemi industriali non è più un’opzione, ma un requisito fondamentale per garantire sicurezza e continuità operativa.
Macchine con obbligo di verifica
Il catalogo delle macchine con obbligo di verifica elenca le tipologie considerate a rischio elevato, per le quali è prevista una valutazione obbligatoria da parte di un organismo notificato, ovvero un ente terzo indipendente. In particolare, sono identificate sei nuove categorie di macchine che diventeranno soggette a verifica obbligatoria:
- Dispositivi amovibili di trasmissione meccanica, inclusi i loro ripari.
- Ripari dei dispositivi amovibili di trasmissione meccanica.
- Ponti elevatori per veicoli.
- Apparecchi portatili a carica esplosiva per il fissaggio o altre macchine ad impatto.
- Componenti di sicurezza dotati di comportamento auto-evolutivo.
- Macchine che integrano sistemi auto-evolutivi basati su machine learning per funzioni di sicurezza.
Questo cambiamento è direttamente collegato agli ultimi sviluppi in materia di Intelligenza Artificiale, che introducono nuovi potenziali rischi e richiedono un controllo più rigoroso. Per i produttori, ciò significa che non sarà più sufficiente l’autodichiarazione di conformità in combinazione con l’adozione di norme armonizzate, come avveniva in passato. Saranno invece obbligati a sottoporre i prodotti a un ente notificato, che effettuerà la valutazione di conformità prima dell’immissione sul mercato.
Tracciabilità e Documentazione Digitale
Il nuovo Regolamento Macchine UE introduce l’obbligo di documentazione digitale per l’intero ciclo di vita della macchina, dalla progettazione alla dismissione. Manuali, dichiarazioni e rapporti devono essere in formati elettronici standard. La tracciabilità dei componenti di sicurezza è rafforzata:
- Identificazione univoca: ogni componente deve avere un identificatore che ne garantisca origine, data e test.
- Tracciabilità lungo la filiera: registri digitali devono documentare ogni fase, dalla produzione all’installazione.
- Responsabilità aumentata: in caso di guasti, è possibile risalire al fornitore e alle caratteristiche del componente.
- Documentazione tecnica: deve includere informazioni dettagliate su componenti e test.